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Bijar è una piccola cittadina agricola del Kurdistan, situata a so chilometri dal capoluogo Senneh. I tappeti Bijar vengono annodati su di un telaio molto rudimentale di tipo verticale. L'ordito è in cotone più raramente in lana. La trama è formata da fili sottili in lana e grossi in cotone. Il vello, in ottima lana per qualità e lucentezza, è molto raso. Il nodo è di tipo turco e la densità varia tra i 5000 ed i 3200 nodi per decimetro quadrato.La trama, di solito composta da ben cinque fili, quattro, flosci, in lana ed uno centrale, teso, in cotone, costituisce la principale caratteristica dei Bijar che tende a renderli compattissimi e molto pesanti.I Bijar sono spesso devorati con motivi floreali realizzati schematicamente, rivelando un gusto primitivo. Ne risulta una decorazione meno ricercata rispetto alle provenienze classiche persiane, ma senza dubbio sobria ed attraente.Al centro del tappeto si nota spesso un medaglione, mentre il resto del campo è decorato sia con disegni floreali sia con il motivo herati riprodotto in piccole dimensioni e talmente fitto da ricoprire quasi completamente il fondo.I Bijar si possono riconoscere, oltre che per la loro caratteristica lavorazione, anche per i bellissimi colori. I toni sono cupi nei colori del campo; molto frequenti il blu notte, il rosso amaranto, ed il verde bottiglia, mentre sono vivaci i colori utilizzati nei disegni. tra i quali si nota spesso un bellissimo turchese. Da un ventennio a questa parte la produzione dei Bijar è molto imitata.
La città di Hamadan sorge sull'altopiano iranico ad un’altitudine di 2000 metri su livello del mare, presso le rovine dell'antica Ecbatana. Hamadan, con i villaggi della provincia, è il più importante centro di produzione di tappeti della Persia.Il telaio in uso ad hamadan è di tipo verticale. Ordito e trama sono in cotone. Il vello è in lana ed il tipo di nodo usato è quello turco.La densità varia da 500 a 1500 nodi per decimetro quadrato. Quasi tutti gli Hamadan hanno la frangia da un lato, mentre il lato opposto termina con una corta cimossa. La maggior parte dei tappeti noti come Hamadan proviene da circa 500 villaggi sparsi su di un raggio di circa cento chilometri intorno alla città di Hamadan. Nell'insieme la produzione di Hamadan è piuttosto corrente per quanto riguarda la decorazione e l'annodatura. I materiali,, al contrario, sono di buona qualità. Le varie provenienze Hamadan vengono spesso chiamate impropriamente Mossul, forse perché da questa città dell’Iraq venivano spediti a Costantinopoli i tappeti annodati nella Persia occidentale. Le provenienze più note del gruppo Hamadan sono i Borcialu e i Khamseh. I primi sono tappeti annodati nei villaggi che si trovano ad est di Hamadan. Il campo è abitualmente decorato con motivo herati su fondo nero. Si nota spesso al centro un medaglione, a volte floreale ed a volte geometrico, su fondo avorio. Ai quattro angoli il disegno riprende il medaglione centrale. Khamseh è una regione situata a nord di Hamadan. I Khamseh sono tra i più bei tappeti della zona. La loro decorazione è a medaglione centrale di forma geometrica. Questi esemplari hanno ai lati quattro cantonali triangolari decorati con gli stessi motivi dei medaglione centrale.
Malgrado questi tappeti provengano dalla città di Arak e dai suoi dintorni, come le due provenienze successive, Lilian e Mushkabad, sono considerati della famiglia degli Hamadan.I Mahal si riconoscono facilmente per il nodo largo e la lavorazione soffice.La decorazione è sia di tipo floreale, ma con motivi ampi e semplici, sia di ispirazione geometrica con un rombo centrale.
I Lilian sono tappeti annodati in un gruppo di villaggi abitati da armeni. I Lilian si distinguono per i bei colori, soprattutto il blu e l'azzurro, in tutte le gradazioni. Il disegno è floreale ma a motivi grandi e stilizzati.
Anche questi tappeti sono annodati nella zona limitrofa di Arak. Hanno una lavorazione consistente, il pelo tagliato alto ed il disegno floreale ricco di motivi e colori.